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Parole

La Scheda o il Fucile


V


In breve, quello che cerco di mettervi in testa è che voi ed io, qui in America, non dobbiamo far fronte a una congiura segregazionista, ma a una congiura organizzata e sostenuta dal governo. Quelli che usano la tecnica dell'ostruzionismo sono dei senatori, e cioè il governo. Tutti quelli che a Washington pescano nel torbido sono dei rappresentanti al Congresso e cioè il governo. Non c'è nessuno che mette ostacoli sul vostro cammino tranne coloro che fanno parte del governo, lo stesso per il quale voi andate a combattere e morire oltremare, lo stesso che fa parte di una congiura volta a privarvi del vostro diritto di voto, di ogni opportunità economica, di abitazioni decorose e di un'istruzione decente. Non dovete prendervela soltanto con i datori di lavoro perché è proprio il governo, il governo degli Stati Uniti, il responsabile dell'oppressione, dello sfruttamento e della degradazione del popolo nero in questo paese. E' in faccia a tale governo che dovete gettare queste responsabilità. Esso ha ingannato il negro; questa cosiddetta democrazia ha ingannato il negro e lo stesso si può dire che hanno fatto tutti questi liberali bianchi.


A questo punto che cosa ci resta da fare? Prima di tutto abbiamo bisogno di amici, di nuovi alleati. Tutta la lotta per i diritti civili richiede una nuova, più vasta interpretazione. Dobbiamo considerarla da un altro punto di vista, sia dall'interno che dall'esterno. Per quelli di noi che seguono la teoria del nazionalismo nero c'è un solo modo per entrare nella lotta per i diritti civili: dare ad essa una nuova interpretazione perché quella vecchia ci lasciava fuori, ci escludeva del tutto. Perciò noi stiamo dando alla lotta una nuova interpretazione, un'interpretazione che ci metta in condizioni di entrarne a far parte. Quanto a quelle teste vuote che sono passate da un compromesso all'altro, sempre pronte a parlare con la lingua di velluto e a muoversi con circospezione, non intendiamo più permettere che continuino a comportarsi in quel modo.


Ma come si può ringraziare chi vi dà quello che già vi appartiene? Come si può ringraziare chi vi dà solo una parte di ciò che vi spetta? Non abbiamo fatto nessun progresso perché quello che vi viene dato doveva già essere nostro da tempo. Questo non è progresso, e mi piace molto il modo in cui il fratello Lomax ha sottolineato il fatto che ci troviamo allo stesso punto in cui eravamo nel 1954. Dirò di più: non siamo neanche al punto in cui eravamo nel 1954; siamo più indietro perché c'è più segregazione oggi di quanta non ce ne fosse allora. C'è più odio razziale, più animosità oggi nel 1964 di quanta non ce ne fosse dieci anni fa. E allora, dov'è il progresso?


Siamo oggi in una situazione in cui fanno la loro comparsa i negri giovani che non vogliono più sentir parlare delle storielle tipo "porgi l'altra guancia". A Jacksonville, quelli che tiravano le bottiglie Molotov erano dei ragazzi sotto i vent'anni. I negri non avevano mai fatto una cosa simile prima e ciò mostra che c'è un nuovo modo di affrontare i problemi che si sta facendo strada, un nuovo modo di pensare e una nuova strategia. Questo mese saranno le bottiglie Molotov, il prossimo le bombe a mano e il prossimo ancora qualche altra cosa. Ci saranno o le schede o i fucili, o la libertà o la morte. L'unica differenza, però, tra questa e l'altra morte è che sarà reciproca. Sapete cosa voglio dire con questa parola? L'ho presa dal fratello Lomax che l'ha adoperata prima. Io di solito non mi servo di quei paroloni perché normalmente non ho a che fare con gente importante, ma solo con persone comuni. Credo che si possano mettere insieme tante di queste persone comuni e spazzar via tanti di quei personaggi importanti. Quelli non hanno nulla da perdere e nulla da guadagnare e te lo dicono subito che per ballare il tango bisogna essere in due e quando si muove l'uno anche l'altro è costretto a muoversi.

 

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