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Parole

La Scheda o il Fucile


VI


I nazionalisti neri, coloro che fondano le loro azioni sulla dottrina del nazionalismo nero, nel portare avanti questa nuova interpretazione del significato generale della lotta per i diritti civili, la considerano, come ha sottolineato il fratello Lomax, sinonimo dell'uguaglianza di opportunità. E giusto cercare di assicurarsi diritti civili se essi significano uguaglianza di opportunità perché noi non cerchiamo di fare altro che riscuotere gli interessi dei nostri investimenti. I nostri padri e le nostre madri hanno investito in questo paese il loro sudore e il loro sangue; per trecento anni abbiamo lavorato senza esser pagati, dico senza prendere neanche un soldo di ricompensa. Voi permettete che l'uomo bianco vada dicendo quanto è ricco questo paese, ma non vi fermate mai a pensare come ha fatto a diventare ricco così presto. E' diventato ricco perché voi lo avete reso tale.


Prendete quelli che sono presenti qui in questa sala. Come individui sono poveri, siamo tutti poveri. Il nostro salario settimanale basta appena per vivere, ma se si mettono insieme i salari di tutti, ce n'è abbastanza per riempire parecchie ceste. E' una grande ricchezza. Se si potessero mettere insieme i guadagni annuali di tutti quelli che sono qui oggi, si sarebbe ricchi, più ricchi degli stessi ricchi. Quando considerate ciò, pensate come si è arricchito lo Zio Sam con le ricchezze prodotte non da un pugno di neri come quelli che sono qui stasera, ma da milioni e milioni della nostra gente. Vostra madre e vostro padre, mia madre e mio padre, non lavoravano otto ore al giorno, ma da prima che facesse giorno fino a notte, e lavoravano per niente arricchendo l'uomo bianco, arricchendo lo Zio Sam.


Questo è il nostro investimento, il nostro contributo, il nostro sangue perché non soltanto noi abbiamo dato loro gratuitamente la nostra fatica, ma anche il nostro sangue. Tutte le volte che l'uomo bianco chiamava il paese alla guerra, noi siamo stati i primi a indossare l'uniforme e a morire su tutti i campi di battaglia. Il nostro sacrificio è stato più grande di quelli compiuti da chi oggi gode di una posizione di privilegio in America. Il nostro contributo è stato più grande ma in cambio abbiamo ricevuto meno di tutti. Coloro la cui filosofia è il nazionalismo nero hanno questo atteggiamento di fronte ai diritti civili: «Dateceli subito. Non aspettate l'anno prossimo. Dateceli ieri e anche così non è abbastanza presto!».


A questo punto vorrei fermarmi per sottolineare una cosa. Cercate di capire che quando volete ottenere ciò che vi appartiene, chiunque vi privi di tale diritto è un criminale. Quando volete ottenere ciò che è vostro, siete nel pieno diritto di esigerlo e chiunque cerca di privarvene infrange la legge ed è un criminale. Questo principio fu indicato chiaramente nella sentenza della Corte Suprema che dichiarava illegale la segregazione. Ciò vuol dire che si tratta di un comportamento contrario alla legge, che il segregazionista viola la legge e quindi è un criminale. Non c'è altro modo per definirlo e quando voi dimostrate contro la segregazione, siete dalla parte della legge e la Corte Suprema è con voi.


Ora, chi è che si oppone a voi quando volete far applicare la legge? La polizia, con i suoi cani e i suoi manganelli. Quando voi dimostrate contro la segregazione, sia che si tratti delle scuole, delle zone residenziali o di qualsiasi altra cosa, avete la legge dalla vostra parte e coloro che vi si oppongono non la rappresentano più, ma anzi la violano e quindi non sono più suoi rappresentanti.


Ogniqualvolta dimostrate contro la segregazione e qualcuno osa scagliarvi contro un cane poliziotto, ammazzate quel cane, vi dico, ammazzatelo, ammazzate quel cane! Vi ripeto, anche se domani mi mettono in prigione, ammazzate quel cane e così porrete fine a questi metodi. Se i bianchi che sono qui presenti non vogliono assistere ad azioni del genere, è bene che vadano a dire al sindaco che ordini alla polizia di tenere i cani in caserma. Ecco cosa dovete fare; se non lo fate voi, lo farà qualcun altro.

 

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